Bentornato sul primo sito Italiano dedicato alla Saldatura fai da te!
In questo articolo ti parlerò di Saldatura a filo continuo MIG e MAG in 6 semplici passaggi in modo da comprendere meglio questa tecnica.
Se ti interessa anche la Saldatura ad Elettrodo ho dedicato un articolo simile anche a quella e puoi trovarlo a questo link.
Infatti sono le due tecniche di saldatura più amate dagli hobbisti.
Ma andiamo a vedere i 6 step fondamentali per capire in modo corretto ed esauriente la Saldatura MIG-MAG, detta comunemente a Filo Continuo.
STEP #1-CHE COS’È LA SALDATURA MIG-MAG
È una tecnica che permette l’unione di due giunti tramite la fusione degli stessi e del materiale d’apporto che, in questo caso, è rappresentato dal filo, da ciò il nome Filo Continuo.
Ci sono due modalità che possiamo usare nel fai da te:gas e no-gas.
E nei due casi cambia anche il filo, infatti la saldatura va protetta dall’ossigeno.
Nel caso della saldatura con il gas il filo va a creare il cordone di saldatura e il gas la protegge dall’ossidazione.
Quando invece effettuiamo la saldatura con la modalità no-gas, il filo è animato, ovvero è dotato di un’anima costituita dal materiale d’apporto e un rivestimento esterno che funge da protezione per la saldatura come avviene nella saldatura ad elettrodo rivestito, poiché non è presente il gas a svolgere questa funzione.
La mia prima saldatrice era strutturata per entrambe le modalità e, per il primo anno, ho saldato in modalità no-gas utilizzando il filo animato.
Ma cosa significa MIG e MAG?
MIG significa Metal Inert Gas mentre MAG sta per Metal Active Gas e quindi il nome cambia in base al gas che si va ad utilizzare.
I gas che si usano maggiormente sono l’Anidride Carbonica (CO2), una miscela tra CO2 e Argon oppure, ma è una sorta di forzatura, l’Argon puro.
Io uso l’Argon, mala scelta è dovuta al fatto che ho una saldatrice che uso anche per saldare a TIG e in quel caso si usa l’Argon.
Se invece avete una macchina per saldare ad Elettrodo e Filo Continuo, vi consiglio di usare l’Anidride Carbonica o la miscela di CO2 e Argon.
STEP #2 – QUALE MACCHINA SCEGLIERE?
Anche in questo caso siamo fortunati perché il mercato ci viene incontro con una vastissima gamma e un ampio raggio di scelta con cataloghi davvero molto ricchi.
Personalmente ti consiglio di scegliere una saldatrice che sia all’interno del range di prezzo tra un minimo di 400 euro e il non plus ultra: la Telwin Technomig 215 Dual Synergic .
Quest’ultima è la macchina che uso io ed è una grande macchina perché si tratta di una multiprocesso, ovvero una saldatrice che ci consente di saldare sia ad Elettrodo, sia MIG-MAG, in modalità gas e no-gas, oppure a TIG solo con materiali ferrosi.
Infatti per saldare al TIG materiali come l’alluminio, ad esempio, abbiamo bisogno di altre macchine specifiche che hanno prezzi molto più elevati (sopra i 1000 euro) e si tratta di lavorazioni perlopiù professionali.
La Telwin Technomig 215 Dual Synergic ha un’altra particolarità molto importante: la modalità Sinergica.
Questa modalità è fantastica per noi hobbisti perché ci consente di automatizzare le impostazioni.
Ciò significa che, nel caso della saldatura MIG-MAG ad esempio, ci basta impostare lo spessore che devo saldare, il tipo di saldatura che dobbiamo fare e la macchina modifica automaticamente la velocità del filo in metri al minuto.
Inoltre posso impostare anche lo spessore del cordone che voglio realizzare e la macchina mi imposta i parametri più comuni.
Ovviamente possiamo disattivare la modalità sinergica e impostare tutti i settaggi manualmente, come si è sempre fatto fino all’avvento di questa tecnologia, ma naturalmente per chi è alle prime armi è davvero una grandissima rivoluzione.
STEP #3 – I PRO DELLA SALDATURA A FILO CONTINUO
Questa tecnica ha diversi punti a favore ed andremo ad analizzarli uno ad uno.
1.Facilità d’uso
Già dalle prime applicazioni possiamo ottenere i primi cordoni che siano relativamente belli ed efficaci.
Infatti, come vi dicevo nell’articolo sui 6 step della saldatura ad elettrodo, questo tipo si saldatura è più facile da padroneggiare già dai primi tentativi.
2.Settaggi semplici da impostare
Come ti spiegavo nello step precedente, soprattutto nel caso in cui siamo muniti di una macchina con modalità sinergica, impostare i parametri è davvero un gioco da ragazzi e possiamo creare i nostri primi cordoni in totale tranquillità e divertendoci.
3.Saldatura di piccoli spessori
Personalmente sono riuscito a saldare fino a 8 decimi di millimetro, cosa quasi impossibile con la saldatura ad Elettrodo rivestito.
L’amico e professionista Lino Ciuffetelli, nel corso di saldatura, è riuscito a saldare addirittura uno spessore di 6 decimi!
STEP #4 – I CONTRO DELLA SALDATURA A FILO CONTINUO
Purtroppo dopo i Pro dobbiamo valutare i Contro di questa tecnica di saldatura in modo da conoscerla al meglio.
1.Costi iniziali
Il primo punto a sfavore è senza dubbio il costo iniziale.
Infatti, per riuscire a lavorare bene senza intoppi, dobbiamo affrontare una spesa iniziale relativamente alta per un hobbista, sui 400 euro circa per saldare fino ai 5 mm di spessore.
Se decidessimo di acquistare macchine di basso livello rischieremmo di non riuscire a lavorare perché queste spesso vanno in blocco impedendoci di saldare.
Nel caso in cui volessimo una macchina multiprocesso poi il prezzo sale ulteriormente.
2.Costi di gestione
Il secondo punto dolente sono i costi di gestione.
Infatti, oltre alla spesa iniziale per l’acquisto della saldatrice, dobbiamo considerare il costo dei consumabili.
Come ti dicevo, la saldatura MIG-MAG, ha bisogno di filo e gas.
Inizialmente, se volete saldare in modalità no-gas, potete farlo, ma considerate che il filo animato ha un costo maggiore del filo normale che si usa nella modalità gas.
Quindi risparmiereste sul gas, ma andreste a spendere qualcosa in più per l’acquisto del filo.
In caso contrario, con la saldatura in modalità gas, dovrete comprare o affittare le bombole e questo ha un costo abbastanza importante.
3.Scarsa portabilità
Trasportare fuori dal laboratorio la macchina (che ha dimensioni abbastanza ingombranti), la bobina del filo e la bombola del gas può risultare abbastanza scomodo.
Per questo i fabbri professionisti, che devono fare interventi e lavori in cantiere o comunque all’esterno del laboratorio, preferiscono usare in tal caso la saldatura ad elettrodo che risulta molto più trasportabile.
4.Saldatura in esterno
Saldando in modalità gas all’esterno, con il vento, il gas non si concentra sulla saldatura che rischia di ossidare perché non è ben protetta.
Potremmo sopperire a questo inconveniente saldando in modalità no-gas, utilizzando il filo animato in modo da avere la protezione di cui abbiamo bisogno.
STEP #5 – LA DIFFERENZA CON LA SALDATURA AD ELETTRODO
Ho deciso di inserire questo punto perché spesso molti mi chiedono consigli su quale tecnica sia meglio dell’altra e quale scegliere.
Per prima cosa dobbiamo valutare quali sono le nostre esigenze e i nostri obiettivi.
È importante fare tutte le valutazioni del caso per effettuare una scelta corretta e in questo possono aiutarti tutti i pro e i contro che vi ho elencato in questi articoli.
Poi dovete considerare anche le vostre passioni.
Se lavorate soprattutto con il legno, ad esempio, probabilmente non vi conviene spendere molto per la saldatura.
Viceversa se preferite saldare e fate molti lavori in questo campo vi consiglio di spendere qualcosa in più e scegliere una macchina multiprocesso.
STEP #6 – TEST PRATICI
Passiamo alla pratica e andiamo a vedere un test che ho fatto insieme a Lino Ciuffetelli con la Telwin Technomig 215 Dual Synergic.
Innanzitutto ricordiamoci di indossare sempre i DPI adatti perché la cosa più importante in laboratorio è la sicurezza, anche se lavoriamo solo per divertirci.
Abbiamo fatto un test su un giunto di testa con dei tubolari in ferro dello spessore di 1,5 mm e usiamo una bombola di CO2, impostando il flusso di gas a 5 litri al minuto.
Sulla macchina, in modalità sinergica, ci basta impostare lo spessore del materiale e scegliere la corposità del cordone di saldatura che vogliamo ottenere in base alle nostre esigenze.
Nel nostro caso, avendo uno spessore sottile, scegliamo un cordone più sottile possibile per non rischiare di sfondare il materiale che stiamo saldando.
Quindi iniziamo a saldare mettendo dei punti nei 4 angoli del giunto così da tenerlo bloccato durante la saldatura vera e propria.
Nella saldatura a filo continuo dobbiamo procedere da destra verso sinistra per avere un cordone ben omogeneo e quindi ci posizioniamo con il corpo parallelo alla linea del giunto.
Anche dal suono della macchina possiamo capire se è ben regolata: un crepitìo regolare e uniforme è sintomo di un settaggio corretto.
Dopo aver saldato i primi due lati ci potremmo rendere conto che ci sono state delle deformazioni nel materiale dovute alla saldatura stessa e quindi che ci sia uno spazio che prima non c’era tra i due pezzi da unire.
Nel caso in cui ciò accadesse e ci trovassimo con un po’ di aria tra un pezzo e l’altro, possiamo sopperire al problema aumentando la velocità di avanzamento durante la saldatura.
Quando invece c’è molto spazio conviene procedere per singoli punti in modo da evitare che il materiale d’apporto scenda al di sotto del giunto e per concentrare la saldatura proprio dove vogliamo, facendo attenzione a non sfondare il materiale.
CONCLUSIONI
Anche questo articolo dedicato alla saldatura fai da te è giunto al termine.
Spero che, nel caso in cui avessi qualche dubbio o curiosità sulla saldatura a filo continuo, ti sia stato chiarito e che tu abbia capito se si tratta di una tecnica adatta alle tue esigenze oppure no.
Per qualsiasi domanda o curiosità su questo argomento scrivi pure nei commenti.
Questo articolo è stato sponsorizzato da SaldaPro con cui continua la collaborazione ormai da molto tempo, a partire dal super-progetto della porta per il mio laboratorio.
Ti lascio anche il link alla saldatrice
Per vedere e capire meglio il test di cui ti parlo nell’articolo ti consiglio di guardare il mio video sul canale YouTube Makers at Work.
Al prossimo articolo.
Ciao
Giuseppe Conte